venerdì 22 giugno 2007

Eccoci qui!


Siamo atterrati ad Hanoi in perfetto orario (alle 15 ora locale) nonostante il ritardo
di oltre 1 ora accumulato alla partenza da Parigi.
Appena scesi dall'aereo lo sguardo si posa su una hostess di terra in hao dao turchese e bianco...
Nemmeno il tempo di rendersi conto di essere veramente qui che subito un'ondata di aria calda soffocante ci accoglie... 31 gradi, cosi dicono i termometri, ma a me sembrano molti, molti di piu'.
Il pensiero corre a te e a questa terra a me sconosciuta che e' la tua terra d'origine e che pian piano cerchero' di fare un po' mia per potertela un giorno raccontare magari davanti a qualche video o a qualche fotografia...
Sbrighiamo rapidamente le ultime formalita' doganali ed eccoci quindi tutti e 9 sul taxi che ci conduce in hotel.
Credo di aver detto 3 parole durante tutto il tragitto in taxi: ero persa in una miriade di pensieri confusi sul caldo, i campi coltivati, le case cosi' alte e strette, i motorini sfreccianti, le persone al lavoro lungo la strada... e quest'aria condizionata che mi soffia addosso senza tregua...
Arriviamo ad Hanoi, ci avviciniamo sempre piu' al centro: sapevo del traffico, dei motorini, delle biciclette ma... vederlo e viverlo e' tutt'altra sconcertante sensazione.
Anche i marciapiedi brulicanti di persone impegnate in piccole attivita' commerciali o semplicemente intente a chiaccherare o mangiare non passano inosservati. Davvero la strada qui e' parte integrante della vita dei cittadini che sembrano condurre pubblicamente parte della loro gestione famigliare quotidiana.
Che strano... non avrei potuto immaginare questa citta' senza vederla!


Al Nam Hai hotel ci accolgono sorridenti e calorosi.



Poco dopo la telefonata di Francesco: un'oretta per riprendersi e poi tutti pronti per un primo "assaggio" della citta'...

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