Purtroppo negli ultimi 3gg ho rinunciato a fare la mamma: ho un febbrone da cavallo che non accenna a diminuire nonostante antibiotico e tachipirina. Non ci voleva proprio... Fabio sta facendo sia il papi che la mami sia di giorno che di notte. Io sono senza forze e non posso rischiare di contagiarti con questo misterioso malanno.
Decidiamo di fare un controllo in ospedale e il medico, per indagare meglio, mi prescrive immediatamente le analisi del sangue e mi attacca pure una flebo di glucosio (cosi' mi tira un po' su ;D)
Fortunatamente le analisi del sangue si rivelano tutte negative: il sospetto era febbre dengue (ARGH!!!!). Per fortuna il sospetto e' stato fugato!
Avevamo in programma altri giretti in questi giorni ma questo malanno ha sovvertito tutti i piani. Ormai dobbiamo solo pensare al viaggio di rientro che e' stato confermato per mercoledi' con arrivo in Italia giovedi 12 al mattino.
Io sono KO, e dopo il "giretto" all'ospedale, me ne sto tranquilla in camera.
Mentre me ne sto qui in hotel ripenso al giorno in cui siamo venuti a prenderti e allo sconcerto provato quando ti hanno messo nelle mie braccia. Sconcerto che, parlando anche con le altre coppie, e' stato un sentimento forte che accomuna tutti quanti. Molto probabilmente dovuto al fatto che non siamo stati per nulla preparati a questo incontro: siamo scesi da quel pulmino e dopo un minuto, senza nemmeno farci entrare nel centro di accoglienza di Viet Tri, vi hanno messe tra le nostre braccia. L'acre odore di latte condensato sulla vostra pelle, i batuffoli di lanuggine sui capelli, i vestitini consunti, i vostri volti serissimi, il brevissimo tempo per cambiarvi il vestitino e poi subito via per raggiungere la sede delle autorita' di Viet Tri... Troppo poco tempo per capire, per assimilare, difficile per noi genitori, chissa' quanto lo e' per voi piccole bimbe...
lunedì 9 luglio 2007
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